Loreto, autrice di Sapori di Colori, ci porta una ricetta che sono convinta vi piacerà molto: si tratta di una ricetta tradizionale della sua terra, le Canarie. Una ricetta di una vita, preparata nella casseruola perfetta, una cocotte di ghisa Le Creuset. Andiamo!
Oggi vi porto una delle ricette di pesce con cipolle tipiche delle Isole Canarie, oltre a essere una ricetta che a casa è sempre stata molto preparata ed è ideale da cucinare nella cocotte bassa tipo casseruola Le Creuset, vi ho detto che è uno dei miei piccoli tesori? Sono innamorata!
Probabilmente guardando le foto vi starete chiedendo: se è con cipolle, perché ci sono i peperoni? Beh, anche io me lo chiedo, ma così la chiamano e così la preparano. Insomma, accettiamo la sfida.
Forse dopo la Quaresima siete un po' stanchi di vedere il baccalà ovunque, ma vi incoraggio a prepararla, è una vera delizia. Vi dico che il pesce con cipolle in stile canario è uno stufato da tenere sempre presente. E se lo accompagnate con patate rugose diventa una tentazione irresistibile.

Ingredienti
(per 4 persone)
Per il baccalà con cipolle
- 4 filetti di baccalà al punto di sale
- 2 cipolle grandi a julienne
- 1 peperone rosso a julienne
- 1 peperone verde a julienne
- 4 pomodori grattugiati
- 3 spicchi d'aglio a fettine
- 40gr uvetta
- 40gr mandorle tostate grossolanamente tritate
- Farina e farina di mandorle in parti uguali (quanto necessario, servirà per infarinare)
- 250ml vino bianco secco
- 100ml acqua
- 1 cucchiaio da tavola di aceto di vino
- 3 rametti di timo
- 1 foglia di alloro
- 1 cucchiaino di cumino
- Olio d'oliva
- Sale
- Pepe
Per le patate rugose
- 250gr patate belle (in mancanza patate piccole)
- Sale grosso
- Acqua
Preparazione
- Asciughiamo bene i filetti di baccalà e li passiamo nella miscela di farina e farina di mandorle, quindi li friggiamo in olio d'oliva nella nostra cocotte bassa Le Creuset (in mancanza, qualsiasi altra cocotte di ghisa andrà bene). Togliamo dal fuoco e mettiamo da parte.
- Se l'olio non si è troppo sporcato, togliamo l'eccesso e iniziamo con il soffritto di cipolle. Per questo iniziamo dorando l'aglio. Una volta dorato aggiungiamo la cipolla e la facciamo appassire bene.
- Quando la cipolla sarà leggermente dorata aggiungiamo i peperoni e facciamo cuocere per circa 10 minuti o finché saranno cotti.
- Poi aggiungiamo il pomodoro e gli aromi, lasciamo cuocere finché il pomodoro si sarà ridotto.
- Successivamente aggiungiamo il vino, l'acqua e l'aceto. Cuociamo a fuoco vivo finché il liquido si sarà ridotto della metà e l'alcol sarà completamente evaporato.
- Infine aggiungiamo l'uvetta, le mandorle e i filetti di baccalà, con la pelle rivolta verso l'alto, che avevamo messo da parte. Abbassiamo il fuoco e cuociamo a fuoco lento per circa 10 minuti per terminare la cottura del pesce.
- Mentre il baccalà finisce di cuocere prepariamo le patate. Le mettiamo in una pentola, le copriamo con acqua a filo e aggiungiamo una manciata di sale grosso, circa 2 bei cucchiai da tavola. Cuociamo per circa 15 minuti o finché, pungendole con uno stecchino, questo le attraversa facilmente.
- Una volta cotte, le scoliamo e le rimettiamo sul fuoco per asciugarle e ottenere così quella pelle salata, caratteristica delle patate rugose.
Note:
- Normalmente si consiglia di preparare il baccalà qualche ora prima affinché tutti i sapori dello stufato penetrino bene e si integrino.
- Vi consiglio al punto 5 di cuocerlo meno tempo per evitare che si scuocia quando lo riscalderete.
- Se uvetta e mandorle non vi convincono, non preoccupatevi, potete sostituirle con olive o anche non usarle. Nelle isole ci sono tante versioni di questo piatto quante sono le famiglie canarie. A me piacciono tutte le versioni. Vi dico che questa è una delizia, ma con le olive è davvero una meraviglia. Vi va di provarla?



Comentarios
Carmen Hernández dijo:
Qué pinta!! Yo lo hago como lo hacía mi madre y en este caso, no incluyo en la receta ni pasas ni aceitunas…. hasta ahora, y como me gusta innovar para la próxima le voy agregar unas aceitunitas a ver qué tal… gracias y saludos desde Tenerife
Francisco dijo:
Receta perfecta pero si aceptas algún consejo de abuela. También le añadimos una cucharadita de pimentón, aunque no tantas hierbas (según gustos) y creo que sería mejor una aceitunas rellenas de anchoas para reforzar el sabor. Lo que no puede faltar son la Batatas (boniatos)…eso es un pecado y un vino tinto de la tierra (si, no blanco…por la misma razón que los pimientos….jajaja
Francisco dijo:
Receta perfecta pero si aceptas algún consejo de abuela. También le añadimos una cucharadita de pimentón, aunque no tantas hierbas (según gustos) y creo que sería mejor una aceitunas rellenas de anchoas para reforzar el sabor. Lo que no puede faltar son la Batatas…eso es un pecado y un vino tinto (si,no blanco…por la misma razón que los pimientos….jajaj
Carmen Nieves dijo:
PD: ¡¡¡FELIZ NAVIDAD!!!!
Carmen Nieves dijo:
Voy a triunfar esta navidad con esta receta. Huele tan bien que voy a atraer a todos los vecinos, incluso a Ricardo que escribió desde el sur de la isla…jajajaja.
Gracias y saludos desde Tenerife.
Ricardo dijo:
Mi familia llego a Tenerife hace 20 años desde nuestro Uruguay natal un 28 de mayo, al día siguiente nos invitaron a ir a la fiesta del colegio donde concurrian nuestros sobrinos, La Pasada, en Granadilla de Abona. Esta fiesta ademàs de los bailes ataviados con los trajes tradicionales las familias aportaban comidas típicas para el convite. Alli mi mujer y mis hijos conocieron y les encanto el pescado preparado de esta manera. Tambien otras comidas y quesos. En el edificio donde vivíamos había una familia retornada de Venezuela, que la mujer solía prepararlo muy a menudo. Cuando sentíamos los aromas desde su cocina, nos " pasábamos a saludar", porque sabíamos que seríamos invitados a compartir la mesa.
Retribuíamos esa invitacion al fin de semana siguiente con algún asado a nuestro estilo, con parrillada completa, asada a leña que es nuestro estilo
Todo esto servido en la azotea, sitio de reunion habitual.
Desde entonces es frecuente que hagamos pescado salado, pero sobretodo en esta fecha, ha quedado como un rito sahrado que a la vez nos recuerda nuestra llegada a las islas. Hoy hare esta receta en abundancia, dado que el próximo domingo ademàs es la Romeria del pueblo, en honor a San Amtonio de Padua y alli estaremos junto a la familia, que los hojos han crecido y agramdaron la familia, ya hay nietos que nos rodean y hasta extrañaremos alguno que por razones de trabajo recalo en Las Palmas, aunque una buena parte de su vida la pasa en el mar.
Gracias por la receta
María Zita dijo:
Estas navidades pienso hacerlo un día para toda la familia
paula dijo:
bueno bueno
Rossa Elena dijo:
Hola Loreto, te cuento que de todas las recetas publicadas en Google la que me atrajo fué la tuya! Nada arrepentida!!! por el contrario estoy orgullosa y fascinada de como me quedó (igual mi esposito!), y toma en cuenta que no le puse almendras ni aceitunas así que me puedo imaginar como nos quedaría con alguno de dichos ingredientes.
Mil gracias por tu generosidad en compartir esa maravilla de plato!
Dios te bendiga!!!
Rosa dijo:
Que rico Loreto, doy fé de que esta receta está buenísima, también soy canaria y esta receta es muy típica de las islas y sencilla de preparar.
Gracias y un beso